Lucky Drabbles [Traduzione]

TykixLavi (alcune nc-17)

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  1. artemis89
     
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    ho tradotto alcune fic di una autrice americana che mi piace moltissimo, si chiama Bookkbaby e ho pensato di postarle anche sul forum.

    spero vi piacciano^^

    Titolo: 20 Lucky Drabbles
    Autrice: Bookkbaby
    Coppia: TykixLavi
    Traduzione: artemis89

    per qualsiasi recensione che volete far arrivare all'autrice:

    Link originale: http://www.fanfiction.net/s/4840296/1/20_Lucky_Drabbles

    Link EFP: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=350961


    20 LUCKY DRABBLES



    1. Bacio

    Combattere il nemico era una cosa accettabile, e molto incoraggiata. Anche parlarci era ok, fintanto che fosse una forma di presa in giro prima di un combattimento o di un interrogatorio. Una conversazione amichevole probabilmente non era permessa. Sognare ad occhi aperti non era sicuramente accettabile, ma nessuno poteva vedere dentro la sua testa. Fintanto che avesse tenuto i suoi pensieri per sé e le sue fantasie chiuse nella sua stanza quando le luci era spente, non faceva differenza a chi stesse pensando.

    Baciarsi era una cosa così fuori dal regno dell’accettabilità che Lavi non voleva neanche considerare quale sarebbe potuto essere la sua punizione se qualcuno l’avesse scoperto, ma lui non era mai stato uno pronto a rispettare le regole.


    2. Dimenticare

    Tyki era molto versato nell’arte del piacere e del dolore, poiché entrambe le sensazioni erano controllate dagli stessi nervi. Era molto versato anche nel sesso, essendo il Noah del Piacere. Non riusciva a ricordare la maggior parte delle facce delle persone con cui era andato a letto, ma c’erano alcune cose e alcune facce che non avrebbe mai potuto dimenticare.

    La sensazione delle unghie dell’esorcista dai capelli rossi che graffiavano la sua schiena, le ciocche vermiglie tutte aggrovigliate e il rossore sulla faccia, era qualcosa che non avrebbe mai dimenticato. E anche se lo avesse fatto, Lavi sarebbe stato più che disposto a ricordaglielo.



    3. Telefono

    Quando una telefonata arrivò all’hotel per ‘il signor Esorcista’, Lavi immaginò fosse soltanto il Quartier Generale che voleva dargli altri dettagli sulla sua missione o qualcosa del genere. Quando udì la voce dall’altro capo della linea, una voce liscia come cioccolato fuso e gocciolante di charm, le sue ginocchia quasi si piegarono per lo shock. Si riprese presto, e lo shock lasciò il posto alla felicità.

    “Ehi, non ti ho più sentito per un mese, Ty-chan. Cos’è che ti ha trattenuto?”



    4. Nome


    Aveva avuto molti nomi – quasi 50 in totale. Un Bookman non ha bisogno di qualcosa come un nome, siccome esiste soltanto per registrare la storia segreta dell’umanità. La maggior parte abbandona il proprio nome di nascita appena prendono la via di Bookman e da quel momento cambiano nome spesso. Essi non hanno maggior attaccamento ad un nome di quanto gli altri non ne abbiano per il suono di acqua che scorre.

    Nonostante ciò pensava di essere diventato piuttosto affezionato al nome ‘Lavi’, se non altro perché suonava così bene dalle labbra di Tyki quando erano insieme.



    5. Sensuale

    Come Noah del Piacere, Tyki era una creatura molto sensuale. Quando lui era nella stanza, Lavi non poteva fare altro che fissarlo (specialmente se il suo amante era nudo). Lavi bramava di toccare quella liscia pelle olivastra, volendo e avendo bisogno di abbandonarsi al caldo e pieno, quasi speziato profumo dell’altro uomo. La voce di Tyki nel calore della passione era profonda e peccaminosa, e toccava Lavi fino nel cuore del suo essere.

    Il suo sapore, però, sorpassava tutto questo, specialmente il sapore che avevano i gentili baci di Tyki dopo attività meno gentili.



    6. Morte

    Gli era stato insegnato a non temere la morte, nemmeno la propria. Faceva tutto parte della storia e nemmeno l’inchiostro si sarebbe ricordato della gente che vedeva nelle strade o in un amichevole cittadina quando veniva mandato in missione, alla ricerca dell’Innocence.

    Tutti muoiono prima o poi, ma questo pensiero diventava sempre più difficile da contemplare man mano che passava del tempo insieme a Tyki.



    7. Sesso

    Tyki non era certo estraneo al sesso. Era poco più di un gioco per lui, un gioco di potere oppure un non-troppo-innocente passatempo. I/le suoi/e partner non erano altro che giocattoli da usare per il suo piacere ed erano presto dimenticati e non venivano più visti dopo una notte.

    In qualche modo, invece, con lui, aveva smesso di essere un gioco. Magari la prima notte fu un gioco di dominazione, ma non la seconda. Non la terza, non la quarta. Era cambiato qualcosa in un qualche modo, e la presenza del rosso pacificamente addormentato nel suo letto ne era la prova.



    8. Tocco

    Aveva mani pericolose, capaci di passare attraverso roccia, pelle, abiti, ossa, qualsiasi cosa desiderasse. Il suo intero corpo poteva toccare tutto o non toccare niente in base al suo desiderio, rendendolo capace di camminare sull’acqua o levitare in aria.

    Il suo tocco poteva uccidere.

    Con questo Esorcista, e solo con questo Esorcista, le sue mani passava attraverso gli abiti per toccare la pelle. Le sue dita accarezzavano dolcemente i muscoli tonici, anziché afferrare il cuore pulsante dell’altro. (E anche se il cuore di Lavi stava battendo freneticamente nel suo petto, era per una ragione completamente diversa dalla paura.)



    9. Libertà

    Un uccello in una gabbia dorata è pur sempre intrappolato. Un Bookman sarà anche in grado di vedere la verità senza illusioni, ma quando trova la bellezza non ha modo di apprezzarla veramente. Sebbene a volte fosse protetto dalle solide mura che circondavano lo circondavano, era comunque legato a quel freddo pezzo di roccia senza alcuna sensazione che lui chiamava cuore.

    Una gemma di impareggiabile bellezza poteva essere trovata in un pozzo asciutto e dimenticato. Un diamante splendente poteva essere giusto sotto la superficie di quel ‘pezzo di roccia’, e Tyki poteva aspettare finché Lavi non fosse libero di amarlo, per riuscire a vedere finalmente quanto bello il cuore di Lavi poteva essere.



    10. Gelosia


    Non era geloso, si disse. La gelosia era una delle cose che non aveva mai provato prima, non essendosi mai affezionato abbastanza a qualcuno perché gli importasse. Nemmeno adesso avrebbe dovuto essere affezionato abbastanza perché gli importasse, in realtà.

    Ma in che altro modo poteva chiamare la strana rabbia, il fuoco amaro dentro il suo petto? La ragazza che stava parlando con il sua amante era carina, splendida addirittura. Il suo amante rise, e lui semplicemente scattò.

    Si alzò, ignorando i sorpresi ansiti dei suoi compagni di cena. Marciò fino al tavolo del suo amante, ignorando lo sguardo sorpreso sulla faccia dell’altro prima di reclamare le labbra dell’uomo con le sue. La risposta fu istantanea, le braccia dell’altro si posero intorno al suo collo per baciarlo più fermamente, mentre le loro bocche si aprivano.

    Smisero dopo una veloce, ma intese battaglia tra le loro lingue e lui scivolò nel posto di fianco al suo amante, un braccio attorno le spalle dell’altro. Il braccio di quest’ultimo era attorno alla sua vita, in un gesto altrettanto possessivo quanto lo era stato il suo bacio di poco prima.

    Magari era un po’ geloso, però forse andava bene così.



    11. Per sempre

    Nessuno dei due aveva delle illusioni su quanto potesse durare tra di loro. Un Esorcista ed un Noah non avrebbero mai dovuto incontrarsi così, e appena uno di loro fosse stato scoperto, gli incontri segreti di notte sarebbero finiti.

    Nonostante il pericolo e la promessa di una punizione nel momento in cui fossero stati scoperti, continuarono ad incontrarsi. Sebbene non potesse durare per sempre, nessuno gli impediva di provarci.



    12. Sangue

    Il alto oscuro di Tyki sognava il sangue. Rosso che sgorga come una fontana, guanti bianchi come la neve macchiati mentre un muscolo ancora pulsante era chiuso nella sua stretta. Un leggero color rame sulle sue labbra e sulla sua lingua, quell’amabile odore nell’aria.

    Persino adesso vedeva sangue ovunque, la sua metà oscura che lo spingeva a muoversi più veloce, più forte, a stappare violentemente il corpo che si muoveva sotto di lui, a mordere il collo tremante del rosso e farne uscire sangue. La sua altra metà voleva colorare l’Esorcista della stessa tonalità dei suoi capelli e leccarlo via, pitturando i muri e se stesso in caldo vermiglio.

    Ma non lo fece. Mantenne i suoi movimenti gentili, se non lenti, e bacio dolcemente, lasciando che i gemiti di estasi di Lavi cancellassero la voce della sua ‘nera’ metà.



    13. Stella

    Lavi non era il tipo da credere in frivolezze, come la pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno o esprimere desideri ad una stella. Perse tutte queste illusioni presto, quando iniziò il suo percorso per diventare Bookman. Nonostante ciò, quando Tyki appoggiò le sue labbra all’orecchio di Lavi e mormorò “esprimi un desiderio”, il petto dell’uomo che si appoggiava con la sua schiena nuda, Lavi lasciò se stesso credere che un desiderio fatto ad una stella potesse diventare realtà.



    14. Malattia

    La malattia non era certo una cosa strana per Lavi, ma questo non vuol dire che lui non fosse ammalato o che gli piacesse esserlo. Il naso gli gocciolava, i polmoni gli facevano male a furia di tossire e gli doleva la testa. Le medicine non aiutavano e tutto ciò che voleva era dormine e far finta che il mondo non esistesse.

    Quando Tyki comparve, un morbido grembiule di colore rosa con alcuni merletti, al di sopra del suo solito vestito, e con una ciotola di brodo di gallina bollente in mano, Lavi non poté fare a meno di ridere.

    Magari essere ammalati non era poi così male, non se riceveva trattamenti come questo tutte le volte.



    15. Casa

    I Bookman sono dei vagabondi. Il loro lavoro, registrare la storia e vederla con i propri occhi, non poteva essere accompagnata da radici piantate nel terreno e una casetta in una pittoresca cittadina. Nessuna radice, nessun attaccamento, nessuna emozione. Lavi sapeva bene di non essere un comune Bookman, poiché lui una ‘casa’ ce l’aveva.

    Magari non aveva messo radici e non aveva nessun ‘edificio’ in cui abitare, ma le braccia di Tyki erano una casa per lui e il Noah lo seguiva nel su viaggio per testimoniare l’avanzata della storia. Magari aveva rotto il codice dei Bookman, o lo aveva distrutto completamente, ma finché avesse avuto Tyki tutto sarebbe andato bene.



    16. Paura

    Lavi disse a se stesso che era paura quella che stava gli facendo battere così forte il cuore contro il petto. Chi in questa situazione non ne avrebbe avuta? Era solo, senz’arma (non era sicuro dove il suo martello fosse finito dopo che Tyki Mikk lo aveva lanciato, ma era sicuramente dall’altra parte del vicolo), e rinchiuso in un vicolo buio a tarda notte da una dei più mortali nemici dell’Ordine.

    Il Noah del Piacere gli sorrise, entrambi i polsi di Lavi in una mano mentre l’altra giocherellava ‘assortamente’ con il bordo della giacca dell’Esorcista. Tyki Mikk stava in mezzo alle gambe di Lavi, rendendo così i calci inefficaci. Lavi era intrappolato, nessuna via d’uscita in vista, e lo sapeva.

    “Questa volta ho vinto, Esorcista.” disse Mikk, con voce ruvida. “Ora mi prendo il mio premio.”

    Prima che Lavi potesse chiedere cosa intendesse l’uomo con ‘questa volta’ e ‘premio’, la bocca di Mikk era sulla sua, la lingua che spingeva da parte le sue labbra per assaporarlo più profondamente.

    Fin dal primo tocco, il respiro ansante e con il sapore dell’altro in bocca, Lavi non poté più far finta che fosse solo paura ciò che provava in presenza del Noah del Piacere.



    17. Legami

    Famiglia. Amici. Amori. Tutti preziosi legami che un Bookman doveva lasciarsi alle spalle per diventare veramente obbiettivo nel registrare la storia, ma Lavi aveva qualche difficoltà a farlo ultimamente. C’era Lenalee, che poteva essere una sorella minore. Allen, sua fratello almeno in spirito, se non nella realtà. Kanda…bé se Allen era il fratello di Lavi, egli supponeva che questo facesse di Kanda suo ‘cognato’. Il vecchio Panda era sempre stato una figura di nonno per lui, e Komui uno fratello maggiore un po’ strambo, o un zio strambo, Lavi non sapeva decidere quale dei due. Mirando un’apprensiva ‘madre’, e Kuro-chan il fratello maggiore responsabile.

    Lo fece fremere il pensiero di come la sua ‘famiglia’ avrebbe reagito alla sua ‘sposa’, se avesse mai avuto il coraggio di portare Tyki a casa.



    18. Innocence

    C’è l’ “Innocence” e poi c’è l’ “innocence”. Una è una potente arma donata da Dio, l’altra è una speciale qualità che tutti possiedono prima di donarla ad una ‘persona speciale’. Il rossino, Tyki lo sapeva, le possedeva entrambe e, sebbene fosse il dovere dei Noah distruggere ogni ‘Innocence’ che incontrassero, c’era solo un tipo di ‘innocence’ che Tyki voleva avere da Lavi. E, anche se il Conte del Millennio sarebbe stato furioso nel saperlo, il tipo che voleva Tyki non era il brillante cubo verde sospeso tra due cerchi dentati.

    Quello che voleva era infinitamente più prezioso, per la sua opinione.

    (Questo è un gioco di parole fatto sul significato della parola ‘innocence’ in inglese. Penso che esso sia facilmente comprensibile anche in italiano. Ho scritto ‘Innocence’ con la lettera maiuscola per intendere l’arma, mentre ‘innocence’ con la minuscola va tradotta come ‘innocenza’ - N.del.trad.)



    19. Luna

    La notte è per gli amanti. La luna guardava silenziosamente i loro incontri, la luce del giorno non li toccava mai. Entrambi avevano troppa paura di quello che il sole poteva rivelare, ma nella gentile, comprensiva luce lunare potevano raggiungere quello che volevano senza paura di quello che gli altri potevano pensare.

    Di in giorno, erano nemici, soldati schierati da parti opposte di una sanguinosa, ma segreta guerra. Di notte erano soltanto uomini, alla ricerca di conforto dove potevano quando il sole era addormentato.

    Guardava il petto del suo innamorato alzarsi e abbassarsi. Apparentemente il rosso si fidava abbastanza di lui da addormentarsi al suo fianco – aveva fiducia che Tyki non lo avrebbe ucciso, aveva fiducia che se ne sarebbe andato, così che il sole non vedesse mai ciò che era fatto solo per la luna. Dai suoi mormorii, Tyki poté sentire che Lavi aveva fiducia che un giorno non ci sarebbe stato più bisogno di nascondersi dal sole. Una fiducia che Tyki sa di non aver fatto niente per potersela guadagnare, ma che gli era stata data comunque.

    Era una fiducia di cui sperava un giorno di poter essere degno, ma ora riusciva vedere il cielo farsi grigio e tutto ciò che poteva fare era posare gentilmente le sue labbra sulla fronte del suo amato e scivolare fuori dalla finestra dell’hotel.



    20. Regalo

    Quando i suoi occhi si aprirono lievemente per il giorno del suo compleanno, settimane dopo la battaglia finale contro il Conte del Millennio e giorni dopo essersi svegliato dal coma, Lavi pensò di stare ancora sognando. Era in un ala dell’ospedale dell’Ordine e c’era il sua amato seduto su una sedia di fianco al suo letto, un libro aperto davanti a sé.

    Quando Tyki udì l’ansito scioccato di Lavi, sorrise.

    “I tuoi amici sembrano pensare che, siccome non ho più le mie abilità di Noah e ho fornito alcune informazione al vostro schieramento dall’anno scorso, io non sia più una minaccia per nessuno degli Esorcisti.” Sorrideva, l’espressione un po’ amara. Lavi guardò l’amarezza scomparire, sciogliendosi dentro un morbido sorriso mentre Tyki si avvicinava e lo baciava. “Buon compleanno, Lovely.”

    E mentre Lavi gli restituiva il bacio, pensò che non avrebbe potuto desiderare un regalo migliore.


    THE END


    adesso posto poi anche le altre^^

     
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  2. XShade-Shinra
     
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    *________________*
    Ovvio che mi piacciono!!!
    Sono tutte bellissime e nel contempo insopportabili perché si stoppano sempre sul più bello!!! >O< XD
     
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  3. •}Pagliaccio di Dio
     
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    ...
    Oh donna, io ti amo! <3
    Grazie per averle tradotte, veramente!! Le avevo già lette in inglese, ma in italiano..
     
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  4. artemis89
     
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    :D seconda parte^^ Buona lettura!

    50 Lovely Lucky Drabbles



    #01 – Passi

    Lavi sapeva l’esatto momento in cui il suo amante sarebbe entrato nella stanza, perchè istantaneamente tutte le teste si sarebbero girate verso la porta, come attratte da un magnete. Le donne – anche quelle sposate – avrebbero cominciato a sussurrare, alcune cercando di cogliere un’occhiata dell’uomo, altre ridacchiando con gli amici di cosa avrebbero fatto se avessero avuto vent’anni in meno…

    All’inizio tutto questo dava un po’ fastidio a Lavi, ma adesso lo faceva solo sorridere lievemente tra sé, poiché il suo amante ignorava sempre gli altri e camminava dritto verso di lui ogni volta.



    #02 – Valzer

    “No, Lovely, l’altro piede prima” Tyki lo corresse gentilmente, una mano che reggeva quella del rosso, mentre l’altra si appoggiava sulla schiena di Lavi. L’Esorcista corresse il passo, una mano che teneva quella di Tyki,l’altra che si appoggiava alla spalla del Noah.

    “In questo modo?” chiese. Il Piacere annuì calorosamente, avvicinandosi così che fossero petto contro petto e che potesse bisbigliare nell’orecchio del giovane.

    “È perfetto, Lavi.”



    #03 – Desideri

    “’I don’t wish to be everything to everyone, but I would like to be something to someone’(1),” Lavi citò piano, mentre afferrava i bottoni della camicia di Tyki. “È così folle, per un apprendista Bookman come me, desiderare una cosa simile?”

    Il Noah sbuffò, gentilmente prendendo il mento del rosso e alzando la bocca dell’amato verso al sua. Le loro labbra si toccarono per un breve momento, poi l’uomo indietreggiò.

    “È folle solo perché desideri una cosa che già possiedi.”



    (1) Poesia di Rex A. Williams: “Non desidero essere tutto per ognuno, ma mi piacerebbe essere qualcosa per qualcuno”



    #04 – Domande

    C’erano tante cose che Lavi si chiedeva; cosa avrebbe avuto per pranzo oggi, quando Komui gli avrebbe assegnato un’altra missione, come mai Allen e Kanda avevano finito per mettersi insieme, questo genere di cose. Recentemente si domandava cosa avrebbe indossato per la prossima missione, quando un certo Noah si sarebbe fatto vivo, e come aveva fatto ad innamorarsi così tanto e così in fretta.



    #05 – Preoccupazione

    “Sei un idiota” sibilò Lavi, versando una generosa quantità di disinfettante nella pezza pulita che aveva in mano. Cominciò a pulire il largo taglio che correva diagonalmente sul petto di Tyki dalla spalla al bacino, il tocco delle sue mani molto più gentile rispetto al suo tono di voce. “Lo sai quanto Kanda è sensibile riguardo ad Allen – perché sei dovuto andare a stuzzicarlo? Non hai neanche schivato il colpo – non puoi passare attraverso l’Innocence, ricordi?!”

    Il Noah sussultò al bruciore del disinfettante, ma appoggiò gentilmente una mano su quella di Lavi.

    “Ti ho fatto preoccupare, vero?” disse piano.

    Sotto la sua poté sentire la mano del rosso tremare.



    #06 – Capriccio

    La prima volta che si erano baciati era stato dopo aver tentato di uccidersi l’un l’altro nelle strade di Edo. Il Noah lo aveva costretto ad indietreggiare e lo aveva spinto contro il muro di un edificio, prima di reclamare le sue labbra appassionatamente. Quando gli chiese il perché, l’altro sorrise astutamente e rispose ‘un capriccio’.

    Il loro secondo bacio fu in una piccola cittadina della Francia, dopo che Lavi aveva spinto il Noah contro il muro del vicolo con la sua Innocence e aveva appoggiato le sue labbra su quelle del Piacere. Quando Tyki gli chiese il motivo, Lavi si limitò a sorridere e rispose che anche lui era piuttosto capriccioso.



    #07 – Desolazione

    Verdi occhi guardavano la stanza senza alcuna emozione, come avevano fatto per giorni. Il rosso non aveva lasciato l’ospedale da quando si era risvegliato e non si era mosso dal suo letto fin da quando l’infermiere gli aveva dato le notizie.

    Il suo sguardo si spostava solo quando la porta si apriva, il tempo sufficiente per confermargli che il visitatore non era la persona che lui sperava di vedere. Rifiutava di mangiare e dimagrì; rifiutava di dormire e ottenne cerchi scuri sotto i suoi occhi. I dottori dissero che era una devastazione emotiva e lo dimisero, ma i suoi amici lo conoscevano meglio.

    Quando alla fine Lavi morì, un mese dopo il suo risveglio in ospedale, loro lo conoscevano abbastanza da poter dire che era morto di crepacuore.



    #08 - Whiskey and rum

    “Posso offrirti un drink?”

    Comparve una vena sulla fronte del rosso. Se gli avessero dato un nichelino per ogni volta che qualche cretino o altro gli avevano rivolto questa domanda stasera, sarebbe stato un uomo molto, molto ricco. Solo perché indossava stretti jeans neri a vita bassa con la cintura attorno al suo fondoschiena più che alla sua vita non voleva dire che volesse essere rimorchiato.

    Si girò sulla sua sedia, aprendo la bocca per dare all’ennesimo brutto bastardo una rispostaccia, ma le parole gli si bloccarono in gola alla vista del cosiddetto ‘bastardo’.

    I capelli dell’uomo erano mossi, spessi e neri e cadevano giusto sopra i suoi caldi occhi marroni. La sua pelle era di una chiara tonalità olivastra e aveva un meritato, bellissimo neo sotto uno dei suoi occhi. Il suo corpo, che si intravedeva leggermente con la semplice camicia bianca con i due bottoni in cima lasciati aperti e i neri pantaloni casual, sembrava un opera d’arte. L’uomo indossava confidenza e sofisticatezza come un mantello, tutto dall’abbigliamento al modo di fare urlava ‘strike’.

    Prima di accorgersene Lavi si ritrovò ad annuire.

    “Sicuro.”



    #09 – Guerra

    La guerra aveva preso molte cose al ragazzo ora conosciuto come Lavi. Quando era giovane, gli aveva portato via la sua famiglia. Poco dopo, gli aveva portato via la sua fiducia nell’umanità, tutto ciò che gli aveva dato era stato il cinismo e al solitaria strada di Bookman.

    Eppure ultimamente, la guerra gli aveva restituito una famiglia per sostituire quella che aveva perso. La guerra stava ora riparando la sua fiducia nel buon cuore delle persone e gli aveva dato qualcuno che teneva a lui, che lo amava con una devozione che all’inizio lo aveva spaventato.

    La guerra gli aveva dato più di quanto gli avesse mai portato via e sebbene non potesse mai arrivare ad accettare la guerra, supponeva che però non fosse una cosa così terribile se lo aveva condotto all’ Ordine Oscuro e a Tyki.



    #10 – Matrimoni

    A Lavi non erano mai piaciuti i matrimoni, ma siccome erano i suoi due migliori amici che si univano, si sentì obbligato ad andarci. Per tutta la durata della cerimonia aveva continuato a strattonare la sua cravatta e a sistemarsi gli abiti, accigliandosi con se stesso quando non si adattavano bene. Per tutto il ricevimento aveva fatto del suo meglio per non macchiare il sua vestito preso a nolo, perché il conto della pulitura sarebbe stato atroce. Adesso che Allen stava per lanciare il bouquet, l’attenzione del rosso si era spostata sull’unica persona che, fra tutti gli invitati, sembrava completamente a suo agio in un vestito elegante – quello che una volta era il Noah del Piacere, Tyki Mikk.

    Quando il mazzo di rose colpì Lavi in testa e lui lo ‘prese al volo’, diede la colpa a Tyki. Per la sorpresa di Lavi, l’uomo si offrì di farsi perdonare portandolo fuori per pranzo.

    Tre anni dopo fu il turno di Lavi di lanciare il bouquet.



    #11 – Compleanno

    Il primo compleanno di Tyki all’Ordine fu a dir poco memorabile, sia per lui, che per il suo ragazzo dai capelli rossi. Inizialmente, entrambi negavano quello che provavano l’un l’altro, e se non fosse stato per l’intervento di Lenalee, che aveva coinvolto anche Kanda e Allen nel suo diabolico piano, Tyki e Lavi dubitavano che nessuno dei due si sarebbe mai confessato.

    Dopo cena quella sera, Tyki era tornato in camera sua per trovare Lavi completamente svestito, se non per i suoi boxer, mani legate alla testata del letto con un fiocco e imbavagliato da un nastro, con una nota che diceva “Buon compleanno, Tyki” appoggiata sul petto.

    Stavano insieme da allora.



    #12 – Benedizione

    “Tu non puoi più essere un Bookman, Lavi,” disse il vecchio seriamente. “Ti ho ripetuto più di una volta di smettere di vederlo e tu non mi hai ascoltato. Ormai sei troppo attaccato a quell’uomo e agli Esorcisti dell’Ordine per poter essere di una qualche utilità come Bookman.”

    Le parole colpirono duramente, ma poi Bookman si girò e Lavi vide le spalle del suo maestro irrigidirsi.

    “Bookman deve condurre una vita solitaria. Tu devi rimanere ‘Lavi’ e rimanere qui. Le tue cose sono già state spostate in una nuova stanza, che condividerai con quel Noah.”

    Lavi lo fissò, le lacrime rifiutando di lasciar cadere le lacrime che si formavano nei suoi occhi.

    “Grazie, Vecchio,” disse piano. Bookman sbuffò, ma entrambi sapevano che l’uomo stava dando al suo ex-apprendista la sua benedizione per continuare la sua relazione con Tyki.



    #13 – Di parte

    Un giorno durante il pranzo, a Lavi capitò di condividere il tavolo con un gruppo di Finder uomini che stavano dibattendo su come dovesse essere la donna ideale. Il rosso li aveva ascoltati parlare di tutto dalla taglia all’altezza all’intelligenza alla gentilezza. Aveva espresso la sua opinione una o due volte, ma per il resta era rimasto zitto.

    I Finder era giunti ad un accordo su alcuni tratti – seno largo, capelli biondi, molto intelligente e giusto alcuni centimetri più bassa dell’uomo con cui avrebbe dovuto stare. Lavi non era d’accordo, ma tenne per sé le sue idee.

    Per lui, la persona più sexy esistente al mondo, aveva i capelli neri, era priva di seno ed era di molti centimetri più alto di lui. C’era da dire, però, che la sua opinione era molto più che ‘un po’ di parte’.



    #14 - Bruciore

    C’era un fuoco all’interno del suo corpo che non aveva mai provato prima. Sembrava crescere ad ogni tocco gentile dell’uomo sopra di lui, che lo stava bruciando con le fiamme dell’Inferno dove sapeva che lui sarebbe finito per quello che stava facendo. Ma l’Inferno non gli importava più ormai, non quando il suo nemico lo stava toccando così dolcemente e stava facendo scorrere il piacere attraverso la sua spina dorsale. Era una beatitudine assoluta, così proibita, ma allo stesso tempo così bella da non poterla rifiutare.

    Se sarebbe stato mandato all’Inferno per questo, allora voleva bruciare per sempre.



    #15 - Respiro

    Quando la notte era silenziosa, fatta eccezione per il suono del respiro del suo amato, Lavi credeva di sapere come era fatta la felicità.



    #16 - Rompersi

    Il rosso sapeva che in teoria non avrebbe dovuto averne uno, ma poté comunque sentire il suo cuore spezzarsi ben prima che Tyki lo estraesse dal suo petto. Lavi non poteva saperlo, ma Tyki aveva la stessa sensazione, sebbene a lui non fosse concesso morire prima di averla provata nel suo pieno effetto.



    #17 – Religione

    C’erano probabilmente tanti sistemi di credenza al mondo, quante erano le persone che lo abitavano, ma, sebbene Lavi non avesse mai seguito una particolare religione, credeva di averne creata una lui stesso che gli andava anche piuttosto a genio. Adorava la sua ‘divinità’ ogni sera, con le sue labbra e le sue mani, mentre il suo ‘dio’ faceva lo stesso con lui, e poi l’uomo lo portava fino in paradiso e indietro di nuovo. Era una religione privata che solo a lui era concesso seguire, ma il suo dio non era avido e diceva che il sacrificio di un ‘coniglio’ ogni sera era più che sufficiente a soddisfarlo.



    #18 - Palloncino

    Lavi aveva otto anni quando suo nonno lo aveva portato al carnevale locale per la prima volta. Era stato lì che Lavi aveva ricevuto un palloncino rosso acceso, con un lungo filo per tenerlo stretto. Con la sua attenzione così focalizzata sui carri dai suoni e colori accesi, non ci volle molto al vento per strapparglielo di mano e farlo volere via fino a finire intrappolato in un albero, troppo in alto perché il bambino potesse arrivarci.

    Qualche momento dopo, un teenager con i capelli scuri e la pelle olivastra passò da quelle parti e recuperò il palloncino per Lavi. Mentre il ragazzo legava il filo al polso del bimbo, il suo mignolo restò impigliato e loro furono temporaneamente legati da un filo rosso.

    Per questo Lavi, quando lo rincontrò dieci anni dopo, proclamò che fosse opera del destino.



    #19 - Balcone

    Lavi aveva sempre odiato recitare e mentre stava dritto sul ‘balcone’, con addosso un vestito ed esclamando ‘Romeo, Romeo perché sei tu Romeo?’, il suo sentimento non era mai stato più vero. Comunque, Lavi scese a patti con questa cosa perché il suo ‘Romeo’ riuscì fargli dimenticare tutte le sue lamentele nel momento stesso in cui il sexy portoghese mise piede sulla scena.



    #20 - Sventura

    L’Innocence era la sventura degli akuma, dei Noah e del Conte e per questo andava distrutta, ma sia Lavi che Tyki sapevano bene che i tentativi del Noah di distruggerla erano ormai una mera abitudine senza nessun reale desiderio di farlo.



    #21 - Silenzio

    “Sh, Esorcista…” sussurrò piano il Noah nel suo orecchio. “Non vuoi che i tuoi amici ti vedano in questa situazione imbarazzante, vero?”

    Lavi si morse la lingua per tacere mentre il suo nemico lo spingeva con il ruvido muro del vicolo e lo prendeva, il rosso che faceva di tutto per trattenere le grida, mente i suoi compagni chiamavano a gran voce il suo nome due strade più in là.



    #22 - Manie

    Entrambi avevano le loro personali manie. Tyki beveva solo caffé nero il lunedì e ogni venerdì avrebbe bevuto solo quello che sembrava essere uno misto di zucchero e crema con un leggero sapore di caffé all’interno. Le cose di lavi dovevano sempre essere in completo disordine perché lui le potesse ritrovare. Ma le loro piccole manie servivano solo a renderli più accattivanti agli occhi dell’altro e quindi cercavano di far andare aventi le cose in questo modo.



    #23 - Domanda

    “Quali sono i tuoi hobby?”

    La domanda era inaspettata, soprattutto visto quello che avevano appena fatto.

    “A parte questo?” chiese Tyki mentre la sua mano scivolava a toccare il sedere dell’Esorcista. Il ragazzo divenne rosso in faccia e annuì. Tyki si fermò un momento, confuso.

    “Da dove viene questa, Lovely?”

    Lavi alzò le spalle, passando distrattamente le dita sul petto nudo del Noah.

    “Se dobbiamo stare…insieme.” Il rosso inciampò un po’ sulla parola. “-non dovremo conoscere questo genere di cose dell’altro?”

    L’uomo ci pensò un attimo, poi annuì.

    “Leggere, credo. A te cosa piace?”

    Lavi sorrise e così cominciò la prima vera conversazione della loro ‘altamente fisica’ relazione.



    #24 - Litigi

    Molti dicono che una relazione sana ha la sua buona parte di litigi. Tyki e Lavi non facevano eccezione, ma i momenti buoni superavano di gran lunga quelli cattivi e così rimanevano insieme. Per dirla tutta, nessuno dei due era troppo dispiaciuto di queste dispute, perché entrambi adoravano il ‘fare-la-pace’ che veniva dopo di esse.



    #25 - Smettere

    Lavi guardò il suo ragazzo accendersi una sigaretta, storcendo il naso all’odore pungente che lo raggiunse. Notando le sue azioni, Tyki alzò il sopracciglio confuso.

    “C’è qualcosa che non va?” chiese. Lavi esitò un attimo, poi annuì.

    “Perché fumi?” gli domandò. Sorpreso, Tyki fissò la piccola asta bianca nella sua mano.

    “Ti da fastidio?” lentamente il rosso annuì. Con un piccolo sospiro di rammarico, il Noah diede un ultimo sguardo alla sua sigaretta prima di buttarla nel vicino posacenere.



    #26 - Salto

    Saltava soltanto perchè sapeva che la persona che amava era pronta a prenderlo.



    #27 - Giullare

    Al consigliere reale, Tyki Mikk, non era mai importato molto dei Buffoni, ma il nuovo giullare di corte, con i capelli rossi e un ridente occhio verde, era riuscito a catturare il suo interesse.



    #28 – Giostre (1)

    Lord Tyki Mikk studio il giovane cavaliere che aveva appena vinto la mano di sua nipote. Il guerriero dai capelli rossi aveva dimostrato al sua abilità nei duelli e nelle giostre. Era l’uomo migliore con cui far sposare Lady Road.

    Tyki lo squadrò criticamente, notando che doveva essere di sei o sette anni più giovane di lui, cioè quattro anni più grande di Road. Era indubbiamente attraente, una persona a cui Tyki non sarebbe dispiaciuto portare a letto, con quei suoi esotici capelli rossi e quel pericoloso occhio verde. Però, se doveva diventare lo sposo di Road…

    Tyki si alzò, indicando a Road di fare lo stesso avanzando per complimentarsi con il cavaliere, mentre il giovane di avvicinava agli spalti. Il cavaliere si inchinò educatamente quando il Lord e la Lady scesero, e mentre si raddrizzava, Tyki poté vedere che era davvero affascinante. Con un sospiro di rammarico per l’occasione perduta, prese la mano di sua nipote e la tese verso di lui.

    “Congratulazioni,” Tyki disse dolcemente. “Avete dimostrato il vostro coraggio e le vostre abilità quindi ora, come promesso, potete-”

    “Effettivamente, mio signore,” lo interruppe il rosso con una voce che sembrava essere più abituata alle risate che alle parole. “-nessuna offesa verso Lady Road, ma per premio, posso ardire chiedere un bacio da voi, invece che la sua mano?”

    Tyki poté udire la folla restare senza fiato per lo shock, ma sebbene il torneo fosse stato indetto per trovare un marito per Road, al Lord non dispiacque l’inaspettato cambio del premio.

    “Certamente, mio buon cavaliere.”



    (1) Nel senso di giostre medievali, ma penso che sia abbastanza ovvio…



    #29 - Gioiello

    Allen fu il primo a notarlo. Sbirciò intensamente le orecchie del rosso, bloccandosi leggermente.

    “Lavi?” chiese. “Dove hai preso questi orecchini? Sembrano familiari.”

    Senza pensarci, il rosso portò una mano ad uno dei suoi lobi e toccò gentilmente il piccolo gioiello nero. Sorrise dolcemente.

    “Sono un regalo di un importante amico.”

    Chilometri da lì, Road stava commentando quanto erano carini i nuovi, argentati cerchi che adornavano le orecchi di Tyki.



    #30 – Solo...

    “Non mi aspetto che questo duri per sempre,” disse Lavi piano, guardando il tramonto, circondato dalle braccia di Tyki. “Solo...”

    Tyki lo fermò appoggiando un delicato bacio sul collo dell’Esorcista.

    “Lo so.”



    #31 - Sorrisetto

    Quando il rosso vide il sorrisetto sulle labbra del suo avversario, seppe di essere nei guai. Sapeva che la stessa espressione era quasi sempre stata seguita dalla morte della persona che l’aveva vista. Mentre l’altro si avvicinava, rafforzò la presa sulla sua arma.

    Quando Lavi vide il sorrisetto del suo amante, seppe di essere nei guai. Era incatenato al letto, nudo e senza vie di fuga, e ogni volta che aveva visto quell’espressione sul viso di Tyki, l’uomo lo aveva stuzzicato per ore prima di farlo arrivare al climax. Lavi sapeva bene che stanotte non sarebbe stato diverso e il suo corpo rabbrividì in anticipazione.



    #32 - Dolore

    Nessuno sapeva cosa avesse reso Lavi improvvisamente silenzioso il giorno che un nuovo esorcista aveva portato trionfalmente a casa un alto e familiare cappello, intriso di sangue. Le voci cominciarono a correre il giorno dopo quando il suddetto Esorcista fu trovato terribilmente ustionato e colpito da quello che sembrava un enorme martello, e sia Lavi che il cappello non si trovavano da nessuna parte.



    #33 - Stupidità

    Ci voleva una buona dose e uno speciale tipo di stupidità per innamorarsi di un mortale nemico, specialmente tenendo conto del fatto che non avrebbe dovuto neanche avere un cuore, ma fortunatamente Tyki sembrava essere stupido nello stesso modo.



    #34 - Serenata

    Lavi diede un’occhiata alla folla, un luce maliziosa negli occhi. Mentre Tyki era distratto per prendergli un nuovo drink, il rosso scivolò dalla sedia e si diresse verso i piccoli gradini che portavano alla piattaforma. Quando l’altro si girò e si accorse che non c’era, lui aveva già afferrato il microfono.

    “Ladies and gentelmen!” disse allegramente, ignorando i sussurri mentre le persone del bar-karaoke lo riconoscevano. “Questa canzone è dedicata al mio caro Ty-chan!”

    Con questo si lanciò nell’ultimo singolo della sua band, “Rabbit with Butterfly Wings (1)”.



    (1) Il coniglio con le ali da farfalla.



    #35 - Sarcasmo

    “No, Allen, ovviamente non sono così profondamente innamorato di un Noah che il petto mi fa male solo a pensare a lui. Non mi immagino lui che mi tiene stretto la notte o noi due che lo facciamo come se fossimo conigli in calore,” disse il rosso con falsa gioiosità, un allegro sorriso sul volto mentre parlava. Il ragazzo dai capelli bianchi si limitò a fissarlo, la bocca aperta e gli occhi pieni di confusione. “Qualche altra domanda?”

    Lentamente Allen scosse al testa, poi si bloccò. Il rosso si girò, cominciando ad allontanarsi quando l’inglesino aprì nuovamente bocca.

    “Aspetta, Lavi, questo era sarc-”

    “Ciao, ciao!”

    “LAVI!”



    #36 - Sordido

    Lavi poteva sentire le voci che giravano sul suo, così chiamato, ‘sordido affare’ con un Noah, uno dei peggiori nemici dell’Ordine, ma faceva finta di non sentirle. Tutte le persone importanti per lui conoscevano la verità riguardo a lui e Tyki, e tutti quello che gli parlavano male alle spalle ricevevano un’occhiataccia extra-gelida da Kanda, un rimprovero da Lenalee e una proposta di giocare a poker da parte di Allen. Il ragazzo dai capelli bianchi era molto difensivo quando si trattava dei suoi amici. Quelli che giocavano a poker con lui erano fortunati se se ne andavano con i loro boxer ancora addosso ed estremamente fortunati se il suono della spiegazione che gli affari di Lavi erano anche i suoi non riecheggiava nelle loro orecchie.



    #37 - Soliloquio

    “‘Your lips speak soft sweetness’,” disse piano Lavi, parlando da solo nella libreria deserta mentre leggeva il libro alla lume di candela. “‘Your touch a cool caress/ I am lost in your magic/My heart beats within your chest (1).’”

    Non si accorse del suono di soffici passi sul tappeto mentre continuava a leggere, sebbene non completamente focalizzato sulle parole che aveva già memorizzato grazie alla frequente lettura, mentre immaginava il suo amato che lo abbracciava. La poesia era mielosa e dolce, romantica in un modo che la loro relazione non era affatto, ma a Lavi era consentito sognare, no?

    “‘I think of you each morning/And dream of you each night. I think of your arms being around me/And cannot express my delight (2).’” Sospirò, gli occhi che si alzavano dalla pagina per perdersi in lontananza. Fece quasi un salto dalla sedia quando vide l’altra persona che stava proprio di fronte a lui , sorridendo.

    “Ah-Tyki!” Lavi disse velocemente, chiudendo di scatto il libro di poesia e nascondendolo dietro la schiena. “Cosa fai qui?”

    Il Noah si limitò a continuare a sorridergli, mentre appoggiava un ginocchio sul cuscino della sedia e lo tratteneva sul posto. Le labbra del Piacere reclamarono quelle dell’Esorcista, una delle mani dell’uomo che scivolava di nascosto dietro al schiena di Lavi per prendere il libro. Il rosso si accorse che qualcosa non andava solo quando la dura copertina del libro non affondò più nella sua schiena. Ruppe il bacio, guardando con imbarazzo mentre il Noah cominciava a sfogliare le pagine del libro. L’uomo si sedette sulla sedia di fianco a Lavi, ritrovando in breve la poesia che l’Esorcista stava leggendo. Il rosso guardò con leggero orrore gli occhi di Tyki che passavano in rassegna lo scritto, poi l’uomo aprì la bocca e finì di leggerla ad alta voce.

    “‘Never have I fallen/But I am quickly on my way/You hold a heart in your hands/That has never before been given away (3)’.” Tyki guardò verso il suo amante, continuando a sorridere. “Davvero?”

    Lavi arrossì e fissò il pavimento, un’ammissione di per sé.

    “É solo una poesia ,” protestò debolmente, ma il Noah lo ignorò mentre metteva giù il libro sul vicino tavolino e si avvicinava per baciare nuovamente il rosso.

    “Vorrà dire che ci penserò io a prendermi cura di questo.”



    Poesia di Javan, un inventore americano, iraniano di nascita.

    (1) ‘Le tue labbra pronunciano soffici dolcezze/il tuo tocco è una fresca carezza/sono perso nella tua magia/il mio cuore batte nel tuo petto.’

    (2) ‘Penso a te ogni mattina/e sogno di te ogni notte/penso alle tue braccia intorno a me/e non riesco ad esprimere la mia gioia.’

    (3) ‘Non mi sono mai innamorato/ma sono veloce nel decidermi/tu stringi un cuore nelle tue mani/che non era mai stato dato a nessuno prima.’



    #38 - Soggiorno

    Si erano conosciuti durante un soggiorno a Parigi e adesso, anni dopo, entrambi non riuscivano a non pensare che calzava a pennello che si fossero incontrati nella ‘Città dell’Amore’.



    #39 - Scambio

    Allen era sicuro che questa avrebbe vinto il premio per la ‘Più Strana Conversazione di Sempre’ o almeno sarebbe arrivata tra i primi tre. Fissò il suo amico dai capelli rossi, cercando di controllare lo shock.

    “Allora, fammi capire se ho sentito bene,” cominciò il giovane con i capelli bianchi. “Tu vuoi sapere se tu e Tyki potete prendere in prestito le manette imbottite mie e di Kanda, insieme ad un po’ di lubrificante che voi avete già finito e in cambio ci lascerete usare il vostro Kama Sutra?”

    Lavi annuì allegramente.

    “Esatto! Questo vuol dire che accetti?”

    Se questa non era la ‘Più Strana Conversazione di Sempre’, Allen sperava di non sapere mai quale fosse.



    #40 - Solitario

    Un Bookman è solitario per natura, quindi non dovrebbe importare. Bookman non può avere affetti, quindi questa era stata la cosa migliore.

    Però, Lavi era solo un apprendista e Bookman non aveva il cuore di tirare via il ragazzo dal freddo cimitero, anche quando il giovane rischiò di peggiorare le sue ferite lasciandosi cadere su una delle fosse più fresche e colpendo la pietra tombale con il suo braccio rotto.



    #41 – Da nessuna parte

    Lavi stava tornando al suo hotel, quando un uomo vestito come un minatore con spessi occhiali e arricciati capelli neri picchiò sulla sua spalla.

    “Dove vai di bello, rosso?” chiese. L’occhio di Lavi si illuminò quando riconobbe l’arruffata figura e vide dietro agli occhiali il bellissimo neo e i caldi occhi castani che conosceva così bene.

    “Da nessuna parte. E tu?”

    L’uomo alzò le spalle.

    “In giro. Forse in un caffé per un drink o in un ristorante per mangiare, ma non ho fretta.”

    “In giro, eh? Sembra bello.”

    L’uomo fece un sorrisetto alla risposta di Lavi e i due si avviarono lungo la strada insieme.



    #42 - Neutrale

    Lavi sapeva che in teoria lui doveva essere una parte neutrale nella Guerra, ma era piuttosto difficile quando tutto quello che aveva era la nuova amicizia con le persone dell’Ordine. Ora che aveva anche Tyki, rimanere neutrale era come arrampicarsi sugli specchi e lui continuava a scivolare.

    L’unica cosa che si chiedeva era dove sarebbe finito – se tra le braccia di Tyki dalla parte del Conte, o con le sue mani intorno al collo di Tyki dalla parte degli Esorcisti.



    #43 – Sfumatura

    Tyki era diventato piuttosto abile nel leggere ogni sottile movimento del corpo del suo amante, ogni singolo cambiamento nel tremolio dei suoi addominali e le ansanti grida che emetteva quando era vicino al suo climax. Il Noah era bravissimo a capire ogni sfumatura nella reazione del suo amante quando lo penetrava e sapeva come posizionarsi, quanto forte e quanto velocemente spingere solo da come Lavi chiamava il suo nome.

    Aveva avuto bisogno di parecchia pratica per arrivare a questa perfezione, ma sapeva anche che certe abilità si perdono in fretta se non vengono tenute allenate e praticate ogni volta che era possibile.



    #44 - Vicino

    Lavi si svegliò di soprassalto, le orribili immagini dei corpi dei suoi amici e del suo amato fatte a pezzi e sparpagliati nel quartier generale dell’Ordine Oscuro che danzavano ancora dietro ai suoi occhi. Quasi istantaneamente, la stretta intorno alla sua vita si fece più forte e il suo amante si tirò su, i suoi occhi assonnati che guardavano la faccia del rosso.

    “Che qualcosa che non va, Lovely?” chiese piano Tyki, passando gentilmente le dita attraverso le ciocche rosse dell’Esorcista. Il Noah gli appoggiò un leggero bacio sulla fronte. “Un altro incubo o è un ricordo questa volta?”

    Lavi scosse la testa, alzando la mano per afferrare quella che si muoveva tra i suoi capelli e intrecciare le dita con essa.

    “Non è niente. Scusa per averti svegliato.”

    Il Piacere annuì comprensivo, lasciando cadere l’argomento, ma portando l’Esorcista più vicino a se quando tornarono a sdraiarsi per dormire. Quando i rosso chiuse i suoi occhi qualche minuto dopo, il suo ultimo pensiero fu quanto era bello avere qualcuno che ti voleva bene vicino quando le sue paure venivano a cercarlo durante la notte.



    #45 - Naturale

    A Tyki non era mai piaciuto condividere il letto con le sue precedenti conquiste. Chiunque altro era troppo ossuto o troppo appiccicoso, calciava o si muoveva durante il sonno. Era sempre stato un’abitudine andarsene una volta che le faccende si erano concluse, ma con Lavi sentiva molto più naturale rimanere nel letto e tenere il rosso vicino. L’Esorcista era magro, ma non ossuto e sebbene il rosso lo tenesse stretto mentre dormiva, Tyki non si sentiva intrappolato dal leggere peso sul suo petto o dalla mano che stringeva la sua. Lavi non tossiva o si rigirava mentre dormiva, a meno che non avesse gli incubi, ma il Noah preferiva comunque essere sveglio in queste occasioni così da poter riportare tranquillamente il giovane a dormire.



    #46 - Orizzonte

    “Tieni I tuoi occhi fissi sull’orizzonte, Lovely,” sussurrò Tyki nel suo orecchi, abbracciandolo da dietro mentre la nave scivolava su quello che sembrava essere un mare senza fine. Il rosso fece ciò che gli era stato detto, fu il primo ad avvistare quello che il capitano pirata voleva che vedesse e appena lo fece trattenne il respiro quando notò la stretta striscia di verde e marrone in lontananza. Si girò verso il suo amato scioccato, incapace di trovare le parole.

    L’uomo gli sorrise.

    “Volevo che fossi il primo a vederlo. Quella è casa tua; ti mancavano i tuoi amici, non è vero?”

    “Tyki, questo…grazie…”

    Tyki annuì, girandosi per gridare alla sua ciurma, senza però lasciare la presa sul rosso.

    “Terra!”



    #47 - Eroe

    “- e quindi, in riconoscimento delle coraggiose azioni di Tyki Mikk, il precedente Noah del Piacere, in difesa degli Esorcisti dal mortale nemico dell’Umanità, il conte del Millennio -”

    Lavi alzò gli occhi al cielo. Ignorò il relatore ufficiale mentre questi proclamava ancora e ancora quanto era stato coraggioso Tyki e come l’ex Noah potesse finalmente avere il riconoscimento che meritava e far parte ufficialmente dell’Ordine Oscuro anziché essere visto come un ormai inutile nemico che aveva perso i suoi poteri.

    La cerimonia andava avanti da ore, per poter giustamente rendere onore a tutti gli Esorcisti (morti o ancora in vita) che avevano combattuto l’ora deceduto Conte del Millennio. Lavi non poté trattenersi dal sorridere quando il suo amato Sali sul palco e tutti scoppiarono in un applauso che non si fermò fino a quando l’uomo non scese nuovamente, ora indossando una giacca nera con la croce d’argento dell’Ordine Oscuro ricamata sul petto.



    #48 – Virtuoso

    Sebbene non particolarmente religioso, Lavi aveva cercato di mantenersi un po’ virtuoso nella sua vita. Non fumava, non beveva (molto) e, sebbene flirtasse spesso, non lasciava mai che la cosa andasse fino in fondo, anche se l’altra persona dimostrava interesse. Era piuttosto ironico quindi che il primo uomo di cui si innamorò davvero bevesse ogni sere a cena, fumasse sigarette, e fosse stato un vero playboy prima di conoscere Lavi.



    #49 – Vittoria

    Lavi era in piedi in cima all’edificio che una volta era la sede dell’Ordine Oscuro, fissando l’alba all’orizzonte. Il Conte aveva attaccato la notte scorsa, con tutti i suoi akuma e i Noah, con l’intenzione di concludere la guerra. In un certo senso, aveva avuto successo. Gli akuma erano stati tutti distrutti, i Noah erano scomparsi e il Conte era morto. Gli Esorcisti avevano vinto, sebbene il merito non fosse tutto loro. C’era stato un importante, e precedentemente segreto motivo se gli Esorcisti erano pronti ad accogliere il Conte, ognuno armato e pronto a combattere. Lo stesso motivo aveva distrutto gli akuma quando questi andavano troppo vicino ad uno degli Esorcisti o dei Finder, aveva ucciso da solo uno dei Noah e ferito il Conte.

    Il rosso sorrise.

    Era certo di poter sentire quel ‘motivo’ chiamare il suo nome.

    “Arrivo, Ty-chan!”



    #50 – Sconfitta

    Lavi rabbrividì, le braccia che sfregavano le morbide corde che gli legavano i polsi alla testata del letto, mentre una calda lingua bagnata leccava via una striscia di cioccolato dal suo capezzolo. La mano di Tyki passava distrattamente sul suo membro, mentre l’altra stuzzicava la sua entrata.

    “Allora pregami di farlo, Lovely. Voglio sentirtelo chiedere.”

    Un gemito soffocato scappo dalla gola del rosso quando la mano che giocava con lui si chiuse sulla sua pelle calda e iniziò ad accarezzarlo. Il suo corpo di arcuò verso quel tocco, silenziosamente pregando per averne di più.

    La mano se ne andò. L’Esorcista si lamentò piano, le sue anche che ricadevano sul letto e i muscoli che sobbalzarono quando dell’altro cioccolato caldo fu versato sul suo petto. La lingua del suo amante ritornò, tracciando sentieri casuali, poi la bocca dell’uomo si spostò sul suo collo con leggere baci e tocchi finché Tyki non raggiunse la sua bocca. Il Noah se ne impadronì, baciandolo profondamente e lasciando che l’Esorcista sentisse il sapore del cioccolato sulla sua lingua.

    Lavi gemette, il corpo che si piegava per toccare la nuda forma del suo amante. Poteva sentire il membro dell’altro premere contro il suo, il tocco così dolce e così forte allo stesso tempo. Quando il bacio si interruppe, il rosso si arrese.

    “Tyki…oddio, ti prego, ti voglio dentro di me. Ho bisogno di te, quindi per favore-”

    Il suo desiderio venne accontentato quasi subito, la bocca di Tyki che reclamava nuovamente la sua, mentre il Noah si posizionava ed entrava. Mentre l’uomo cominciava a muoversi, il rosso si chiese se un giorno sarebbe riuscito a resistere abbastanza a lungo per obbligare il Piacere ad ammettere la sconfitta e prenderlo senza che prima il rosso fosse obbligato a pregarlo.


    Fine seconda parte^^
     
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3 replies since 4/9/2009, 23:08   137 views
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