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Yaoi / nc17 / Tyki x Lavi [ Lucky pair ]

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  1. •}Pagliaccio di Dio
     
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    Titolo del capitolo: Forbidden
    Personaggi: Tyki Mikk, Lavi
    Rating: Rosso
    Note dell'autore: AU, e rossa. Si, dannatamente rossa. Penso PWP, ma lo lascio giudicare a voi ^_-
    Disclaimer: Personaggi, luoghi e abitudini sono di proprietà della Sensei Hoshino Katsura; lo scritto e le situazioni sono di mia proprietà.

    Forbidden

    Brusii, rumore di bicchieri che cozzano contro superfici laccate chiamate tavoli, schiamazzi poco più in là e voci femminili.
    Una musica scadente come sottofondo alla miriade di rumori che affolava il locale feriva le orecchie del ragazzo seduto al bancone.
    Stava con la testa china su un bicchiere pieno di Martini scadente, jeans strappati e il busto avvolto in una camicia un pò sgualcita; i capelli rossi splendevano come fiamme alle luci psichedeliche del posto, ma gli occhi erano chiusi.
    O meglio, uno era coperto da bende ospedaliere, e l'altro era socchiuso sul Martini. Non emetteva una sola parola.
    Sembrava addormentato, mentre le mani inanellate si chiudevano attorno al calice del bicchiere.
    Quando un suono di stoffa smossa accanto a se lo spinse ad aprire l'occhio, che si rivelò essere di un verde brillante e curioso; e vide, accanto a se, un uomo.
    Era alto, ben piazzato, con la pelle scura sulla quale spiccavano due occhi dorati. I capelli, lunghi, mossi e neri, erano raccolti in una coda bassa.
    Il suo profumo avvolse il rosso, come un velo di una danzatrice: portava con se l'aroma della cannella, della vaniglia e di molte altre spezie sconosciute al naso del più giovane. Ne rimase incantato.
    -Ehy Paul, il solito.- Ordinò al cameriere con voce calda e volutamente bassa. Aveva un che di malvagio e di sensuale, che il ragazzo non riuscì a cogliere perfettamente. Era come aria, che non appena pensi di averla catturata, essa ti scivola via dalle dita come se non fosse mai esistita.
    -Scusa Paul, non mi sento in vena di bere, segna sul mio conto.- Sussurrò il giovane, scendendo dallo sgabello. Ma fu riacciuffato per un braccio dall'uomo misterioso che si era seduto al suo fianco.
    -Dai, resta, ti offro qualcosa io.- Una proposta che nascondeva decisamente altro, ma il rosso non aveva la mente abbastanza lucida per comprenderlo. Alzando lo sguardo verso di lui, gli regalò un'espressione incuriosita.
    -E perchè dovresti offrirmi qualcosa? Nemmeno sai il mio nome.-
    -A questo rimediamo subito.- Disse l'uomo, chinando appena il capo. -Il mio nome è Tyki Mikk; il tuo?-
    In una situazione come quella che si era venuta a creare, non potè fare altro che presentarsi a sua volta. -Lavi, piacere.-
    -Lavi...- Ripetè Tyki, come ad assaporarne il suono schioccando le labbra. -E' semplice, forse lo imparerò. Comunque sia..-
    In quel momento il cameriere portò il gin per Tyki. -Lavi, non vuoi altro?-
    -No, io--
    -Portargli quello che prende si solito, offro io. E fa sparire quel Martini.-
    L'uomo accennò un inchino e andò a preparare il coctail preferito dal rossino.
    -Dicevo.- Ricominciò il moro, come se non lo avessero mai interrotto. -Come mai quest'aria così abbattuta? Che è, mollato dalla ragazza?-
    Lavi lo guardò come se avesse a che fare con un alieno. Insomma, a malapena sapevano il nome l'uno dell'altro e già pretendeva le confidenze?
    -Anche se così fosse perchè dovrei dirlo a te?- Gli domandò con un sorriso sarcastico, mentre nel suo unico occhio visibile si accendeva una luce pericolosamente cattiva.
    -Perchè sembri il tipo che non si confiderebbe mai con le persone che gli stanno vicine. Quindi, chi meglio di uno appena conosciuto per sfogarsi?- Ma ovviamente non era questo il progetto del moro. Possiamo definirlo un "contorno" al pasto principale della serata. Le sue vere intenzioni... beh, erano certamente altre.
    L'interpellato cadde in un silenzio strano, mentre fissava le iridi dorate e ferine di colui che si era offerto di raccogliere le sue confidenze.
    -Niente di così semplice.- Disse poco dopo, fissando senza vederlo realmente il liquore trasparente che in quel momento sfiorava le labbra dell'uomo. -Mi hanno comunicato poco fa che ho perso l'uso dell'occhio sinistro.-
    Tyki finì di bere il liquore, ma la luce nei suoi occhi divenne curiosa. Posando il bicchiere, si protese verso Lavi. -Ne parli come se fosse una cosa passeggera. Non ti importa nemmeno un pò il non vedere più da quell'occhio?-
    A quelle parole, il ragazzo scoppiò a ridere. Non aveva proprio capito, ma tanto nessuno ci sarebbe riuscito. -Non è che non me ne importi. E' che ormai non ci faccio più caso.-
    Finì di parlare proprio mentre Paul tornava con un bicchierino di grappa. E mentre Lavi sorseggiava il liquore, Tyki ne seguiva ogni movimento come un cane che segue la preda per giungere alla sua tana. "Oh si... si prospetta una serata davvero divertente."
    Chiamò il cameriere con un dito, sussurrandogli qualcosa di impercettibile all'orecchio. L'uomo fece un ghigno ed annuì, sparendo dietro una porta anonima e semi-nascosta.
    -Senti Lavi...- Gli chiese Tyki, porgendogli una mano. -Che ne dici di appartarci per parlare meglio? Qui..- Fece un gesto di stizza con la mano e con le labbra. -..è impossibile.-
    Per grande fortuna del moro, Lavi era pessimo a reggere l'alcool. Già con un semplice bicchierino di grappa la mente gli si era offuscata, non permettendogli più di scorgere il doppio senso nelle frasi dell'uomo. Per cui annuì a si alzò, appena barcollante, seguendolo verso la porta attraverso la quale era appena passato Paul.
    Si trattava di una stanzetta interna, dalle luci soffuse e fumose. Un tavolino e due poltroncine completavano il sobrio tutto. E vi era il silenzio, evidentemente era stata insonorizzata.
    Tyki condusse Lavi su una delle sue poltroncine, sedendosi poi su quella speculare e posta dirimpetto. Incrociando le gambe lunghe, rivolse un sorrisino al rosso.
    -Ora qui puoi continuare.- Disse con voce calda e avvolgente, accendendosi con uno scatto metallico una sigaretta.
    -Veramente... io...- Tentò di dire il rosso, ma le labbra si rifiutavano di formulare le parole che prima gli erano venute alla mente. Più osservava Tyki, più respirava l'aria di quella stanza, più si sentiva confuso. Chinò il capo, osservandosi le scarpe. -...non mi ricordo più.- Confessò, con una punta di imbarazzo nella voce.
    A quell'affermazione Tyki si cacciò a ridere, alzandosi silenzioso dalla poltroncina. -Ti vedo teso...- Cominciò a sussurrare, con voce falsamente gentile. Gli mise le mani sulle spalle, cominciando un leggerissimo massaggio. -Forse è meglio che ti rilassi un poco..- Continuò con le labbra incollate al suo orecchio, insufflandoci promesse maligne e seduzioni proibite.
    Lavi ebbe un fremito che gli percorse tutta la schiena, cercando il volto di Tyki con l'occhio sano. -Tu.. cosa vuoi da me?- Chiese, con l'aria di qualcuno che indipendentemente dalla risposta si sarebbe arreso.
    Gli rispose un ghigno che di gentile e buono aveva ben poco. Posando le labbra bollenti sul collo liscio del giovane, si ritrovò a sussurrare una risposta che pareva ovvia.
    -Voglio scoparti...- Non era una promessa. Era un'intenzione. La presa alle spalle si fece più forte, e Tyki tentò di rigirarlo in modo che avesse le spalle rivolte verso il tavolino di marmo.
    Per contro, l'occhio di Lavi divenne enorme e spaventato. -Che cosa??? No!- Ma i riflessi e la forza erano addormentati a causa dell'alcool, per cui la presa che aveva sui polsi di Tyki si sciolse come neve al sole. Non ce l'avrebbe fatta a contrastarlo. "Non berrò mai più una sola goccia di alcool!"
    Sentendo che la sua preda gli lasciava campo libero, Tyki si tuffò sul suo collo, mordicchiandolo e leccando le parti lese. Esattamente come un lupo che assaggia il suo pasto, prima di consumarlo. Nel mentre, le mani scorrevano lente sui bottoni della camicia di Lavi, e ad ogni passaggio uno dei suddetti si ritrovava slacciato. Piano piano il petto del rossino fu completamente esposto agli attacchi feroci dell'uomo.
    -No...!- Tentò di ribattere, ma la presenza di Tyki gli annebbiava ancor più il cervello già in tilt per i fumi dell'alcool. Il profumo della sua pelle, dei suoi capelli e persino dei suoi vestiti gli irretiva ogni senso. E, lentamente, non riuscì più ad udire la vocina della sua coscenza che gli ordinava di fermarsi, di scappare.
    Era caduto nella trappola tesagli così bene dall'uomo. E non voleva -o non poteva?- più fuggire.
    Come al rallentatore, sentì le mani grandi e sicure di Tyki sbottonargli i jeans alla moda che portava indosso, rivelando così... il "problema" di Lavi. Alla cui vista il moro ridacchiò, avvicinandosi suadente all'orecchio del rossino. -Girati...- Mordicchiò il lobo, giocando con l'anellino d'argento che il ragazzo portava, fino ad arrossargli la pelle nivea. Con le labbra scese nuovamente alla base del collo che, dopo tanto mordicchiare e succhiare, portava un vistoso livido violaceo. Passando la lingua su quel segno da lui stesso prodotto, cominciò a disegnare complicati arabeschi di umida saliva sul suo petto, passando veloce sui capezzoli. Lo voleva torturare, tanto più che i soffocati e imbarazzati gemiti che riceveva per ricompensa non facevano altro che alimentare il suo proposito.
    Continuando a tracciare i suoi immaginari disegni, giunse all'ombelico di Lavi. Con un lampo malefico negli occhi cominciò a succhiarlo con forza, deliziandosi delle urla così virginali del suo "pasto", il quale stava con un braccio sopra il viso.
    La pelle che veniva anche solo sfiorata dalla lingua di Tyki diventava un tizzone ardente, che convogliava il suo calore nel bassoventre del rossino. Forse Lavi non lo sapeva.. ma quel calore aveva un nome.
    Ed era desiderio. Un desiderio sempre crescente di un contatto sempre maggiore, che lo portò a sussurrare qualcosa che mai avrebbe espresso in condizioni normali.
    -To...ccami...- Poteva essere considerata una preghiera, mentre alzava il bacino per incentivare la voglia dell'altro a toccarlo.
    Ma Tyki rise, staccandosi da lui con mani e bocca. -Mi vuoi al punto da pregarmi... come sei eccitante, Rabbit.- Prendendolo per i fianchi, lo rigirò in modo che il petto fosse a contatto col freddo marmo. Solo a quel punto gli tolse del tutto i jeans, che caddero a terra con un fruscio di stoffa smossa, seguito immediatamente dopo dal rumore del fiato trattenuto.
    -Wow...- Tyki allungò una mano a toccare i glutei del rosso. Erano perfetti, peccato non essersene accorto prima. "Evidentemente.. i jeans erano troppo larghi per notare.. questo."
    Le mani si fecero insistenti, tanto insistenti che l'uomo, per non impazzire, lo denudò anche di quell'ultimo strato di vestiti.
    Ed eccolo lì, nudo e completamente alla sua mercè. Avrebbe potuto fargli veramente di tutto, ma non voleva sporcare quella pelle così bianca di sangue. Sarebbe stato un vero spreco. Meglio sporcarlo... con qualcos'altro...
    -Ehy Rabbit... ho bisogno di qualcosa con cui lubrificarti..- Mormorò al suo orecchio, allungando una mano a toccarlo al membro eccitato e dolente ormai. -...Mi rubo qualcosa di tuo..- Lo chiuse nel pugno e cominciò a muoverlo, velocemente fin da subito.
    Lavi lanciò un esclamazione sorpresa, sia alle parole sia al gesto. -C...cosa...- La frase gli morì in gola, soffocata dalla sensazione che la mano di Tyki faceva montare dentro di lui come un'onda. Gli unici suoni che quest'onda gli permetteva di emettere erano gemiti e sospiri, che veloci andavano a deliziare come musica le orecchie dell'uomo.
    -Si.. bravo... gemi..- Lo sentiva ingrandirsi, pulsare nella sua mano. Si, aveva scelto veramente bene quella sera. Ma non ce l'avrebbe fatta ad aspettare oltre, doveva averlo subito o sarebbe esploso. Con conseguenze, per Lavi, decisamente spiacevoli.
    Con la mano libera lo afferrò per i capelli rosso fiamma, tirandogli la testa all'indietro in modo da poterlo guardare in viso. E ne rimase piacevolmente soddisfatto... aveva un'espressione di goduria portata al limite massimo.
    -Vieni... vieni sulla mia mano...- Glielo strinse, quasi fino a fargli male. Fino a che, come voleva, non sentì una sostanza viscida e bollente schizzargli la mano, seguita da un urlo lussurioso e appagato.
    Ghignò, Tyki, allontanando la mano e portandosela al volto per poter osservare bene. -Wow... guarda quanto...- Se lo spalmò bene sull'indice e il medio, come a saggiarne la qualità.
    -S.. smettila..- Sibilò il rosso sotto di lui, senza muoversi però. -S.. se devi fare qualcosa..falla in fretta...- Chiaro segnale che anche lui stava per impazzire.
    -Il Piacere è più forte se lo si fa attendere, Rabbit.- Sestenziò, mentre passava la mano ora sporca sul proprio membro eccitato. Quasi si stupì di quanto lo fosse... Era come se il suo stesso corpo stesse chiamando a gran voce quello del ragazzo. E ciò non poteva che aumentare la sua voglia, il suo desiderio.
    -Anche se.. in questo caso...- Si sdraiò sulla sua schiena, cominciando a premere la punta del sesso già bagnata nell'apertura di Lavi. -...non voglio attendere...- Lentamente, ostacolato dall'immane strettezza che presentava quel passaggio che conduceva all'Eden, cominciò ad entrare ed uscire. Movimenti abbozzati, per farlo abituare all'intrusione che poi sarebbe stata ancor più forte e imponente.
    E Lavi? Lavi stringeva denti e pugni, soffocando nella gola le urla e i gemiti -ora solo di dolore- che pretendevano di uscire. Sentiva il corpo, attorno a quel voluminoso intruso, bruciare e dolere come se lo stessero aprendo in due. E ad ogni spinta lo sentiva sempre più dentro, provava sempre più dolore. -B... basta...-
    -No.- Fu la risposta che ricevette dal moro, che si stava contenendo per non scoparlo con violenza e crudeltà. -Resisti... non manca molto.- Gli afferrò i capelli con una mano e mosse il bacino più velocemente, con movimenti fluidi contornati da ringhi bassi di piacere. Stava godendo solo lui.. ma come mai, mai in vita sua.
    -Nh... ah Rabbit, mi stai facendo godere tanto...- Disse ghignando, allargandogli i glutei con la mano libera. Quel corpo giovane e completamente alla sua mercè lo faceva veramente impazzire. -..però ti stò facendo male...- Notò, guardando una lacrima che tracciava un doloroso solco sulla guancia del più giovane. Mordendosi il labbro per darsi un contegno, lo sfilò di colpo dalle carni doloranti di Lavi, trascinandosi dietro un rivolo di qualcosa di bagnato.
    Lasciandolo in quella posizione, gli andò davanti al viso. Cominciò a toccarsi velocemente, ma qualcosa lo trattenne. Nell'occhio di Lavi si poteva leggere una preghiera, le sue labbra si muovevano piano.
    -Che stai dicendo, Rabbit?- Chinò l'orecchio per udire quel sussurro, evidentemente ripetuto sempre uguale.
    -Ancora... da dietro...- A quelle parole Tyki rimase piacevolemente colpito. Tornò dietro, ma solo per sedersi sulla poltroncina. Il membro eretto era ben in vista, bisogno di sporche e intime attenzioni.
    -Rabbit... siediti qui, altrimenti niente carota..- Lo prese in giro, ma non dandogli nemmeno il tempo materiale di alzarsi. Difatti lo prese per le anche e lo fece calare su di lui, strappandogli un urlo. E ricominciò a muoversi con foga, sentendolo più cedevole. -Aaah.. come va.. adesso?- Sussurrò all'orecchio del Coniglio, mordendoglielo poco dopo.
    Ma Lavi non aveva voce bastante a rispondergli. Emise solo un verso, evidentemente di piacere....
    La serata trascorse così, con Tyki che si divertiva a sperimentare nuove posizioni e nuovi ardori sul corpo di Lavi, il quale sembrava abbastanza felice della serata che gli era capitata. Alla fine, quando oramai il sole faceva capolino tra le case della periferia cittadina. l'uomo lasciò il più giovane su una delle poltroncine, sfinito.
    Dopo averlo osservato per svariati minuti, gli mise un cartoncino in grembo ed uscì. Ma nessuno lo vide.
    Il cartoncino recitava:

    Se mi cerchi e non mi trovi
    prova in un sogno.
    Tyki Mikk



    Forbidden -Fine-

     
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  2. artemis89
     
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    ODDIO!.....ODDIO!!.... *svenuta*

    ma è...è...una meraviglia!! sei davvero la regina del Lucky pair!! ti venero *^*


    PS: a me non sempra PWP, in fondo è una one-shot....

    PPSS: domanda: ma Lavi non ha la benda sull'occhio destro?

    Edited by artemis89 - 2/11/2009, 23:50
     
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  3. •}Pagliaccio di Dio
     
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    Si, ma in questo caso ho preferito mettere delle bende ospedaliere al fine della storia <3
    Oh tesoro, GRAZIE ^*^
     
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  4. XShade-Shinra
     
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    xD Non mi ero accorta che avevi postato!XD
    Cmq! v_v

    A parte il finale, di cui abbiamo già discusso in sede privata *prende frustino e lo fa schioccare* la FF di per sé mi è piaciuta! x3
    E' breve ma comunque carina! ù_ù
    Sì è una PWP, a parer mio, ma lo sai che io le adoro! *^*
    Quindi brava come al solito! ^^
     
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3 replies since 2/11/2009, 18:28   118 views
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