Parfume

Lavi x Allen

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. 'r a b i;
     
    .

    User deleted


    Autore: Pagliaccio di Dio. / Mitsu on EFP
    Titolo: Parfume
    Rating: Giallo
    Genere: Romantico / Generale / Storico
    Avvertimenti: AU / One-Shot
    Introduzione: "L'amante, il pazzo ed il poeta hanno la stessa fantasia."
    Vogliamo provare se è vero, Allen?
    Note dell'autore ( se ce ne sono ): I personaggi sono di proprietà di Hoshino Katsura; la citazione è tratta da William Shakespeare.




    Parfume


    Si, quello che sentiva era profumo. Ma non un profumo come quelli che possiamo intendere normalmente, atto a deodorare le folte e intricate parrucche così in voga a quell'epoca. Era un profumo di pagine stampate, di inchiostro vivo e vibrante che irretiva i sensi in una carezza dolce e passionale.
    Ed a Lavi quel profumo piaceva. Poteva passare ore a sfiorare le copertine dei numerosissimi libri che teneva nel salotto dell'appartamento di famiglia, che si affacciava sul Boulevard de Capucines, perdendo completamente la misura del tempo che scorreva.
    Quel giorno passò tra le sue mani delicate e fini la raccolta dei sonetti di Shakespeare. Fece un sorrisino. Non amava gli autori inglesi, riteneva le loro opere pallidi riflessi dei grandi autori italiani che anche solo con una frase riuscivano a farlo vibrare dal profondo.
    Ma, nonostante il suo pregiudizio e gusto, sfogliò le pagine ben stampate e rilegate. Era un volume acquistato da suo nonno in un viaggio in Inghilterra, non era stato mai aperto. Ma ci fu una frase che catturò Lavi come una ragnatela cattura le farfalle.
    «L'amante, il pazzo ed il poeta hanno la stessa fantasia.» Lesse a voce alta, scorrendo l'unico occhio sulle parole impresse sulla carta con scrittura ordinata e precisa.
    E poi rise.
    «Allen!» Chiuse il libro di scatto, posandolo sul tavolo di marmo nero. Corse fuori dalla stanza, cercando con lo sguardo colui che aveva chiamato.
    «Mi hai chiamato, Lavi?» Una voce dolce e poco maschile proveniente dalla fine del corridoio. I capelli bianchi come la neve brillavano nella penombra. Alla vista del ragazzo il sorriso di Lavi si ampliò, e corse a prendergli le mani di cui una era guantata. «Ho appena letto una frase bellissima!»
    L'altro sorrise, indulgente, piegando appena la testa di lato. «Che frase, Lavi?»
    Il rosso gliela disse, mentre l'occhio si accendeva di una scintilla malevola. «Stasera devo andare ad un salotto per presentare qualche mia poesia. Però dopo che sono tornato proviamo se la frase è vera?»
    Lavi era un poeta innovatore. Il tono cinico e falso delle sue composizioni affascinava gli eruditi rinascimentali della grande città francese, che lo chiamavano ad ogni riunione per leggere quali creazioni avesse prodotto la sua mente. In lui vi era una sensibilità innata, acuita dal fatto che non amava una donna, ma un uomo: Allen. Conosciuto nel suo unico viaggio in Inghilterra, aveva provato subito un'attrazione fulminante verso quel sorriso da bambino e quei capelli lisci e bianchi, così diversi dai suoi. Amava le sue maniere da gentiluomo, che sembravano radicate nella sua mente.
    Ma in particolare amava l'espressione imbarazzata che gli si dipingeva sul viso quando proponeva cose che distavano parecchio dalla buona creanza dell'epoca.
    «L... Lavi, ma che dici!? E' imbarazzante!»
    Ma il rosso gli regalò un sorriso. Uno dei suoi rari veri sorrisi, non falso come quelli che propinava a quella massa di intellettuali cialtroni -così li definiva-; un sorriso che dedicava solo ad Allen.
    «Sarà imbarazzante quanto vuoi, ma non si può negare che la mia fantasia ti piaccia.»
    A quel punto Allen non potè fare altro che zittirsi e seppellire il viso nel libro che stava leggendo, distraendosi col profumo che impregnava quelle pagine. Il profumo di Lavi.

    Parfume -Fine-




    Classificata terza al contest indetto da My Pride "It's a mistake... maybe {Contest Roy/Ed - Jean/Roy & Lavi/Kanda - Lavi/Allen}"

    Per quanto la storia si presentasse di per sé un universo alternativo ambientato durante il periodo del Rinascimento, devo dire che la presentazione dei due personaggi principali di questa one-shot è stata resa abbastanza bene.
    Non eccessivamente OOC e nemmeno molto IC, anche se un vero e proprio confronto con le caratteristiche Canon di entrambi non è stato esattamente possibile poiché compaiano poco.
    La tua particolarità, comunque, è proprio questa: con qualche riga, o una semplice pagina, riesci a dare il giusto spessore ai personaggi che decidi di muovere, articolando uno spazio tempo tutto tuo dove entrambi vengono catapultati insieme al lettore.
    Passando alla grammatica devo dire che era quasi del tutto impeccabile, la pausa virgolesca veniva rispettata e anche i paragrafi erano messi nel modo corretto.
    L’unica cosa che avrei apprezzato di più e che mi avrebbe anche facilitata maggiormente la lettura sarebbe stato andare almeno un paio di volte in più a capo quando mettevi le virgole, ma questa è solo una constatazione mia, non un vero e proprio errore, tant’è che difatti non è stato contato come tale durante la valutazione finale.
    Che altro dire, poi.
    La figura di Lavi come poeta, sebbene sia stato ben poco presentato, mi ha affascinata; immaginarlo lì, mentre sfoglia le pagine d’un vecchio libro quasi assaporando nel palato quel profumo che emanano, quel leggero e a volte pungente odore capace di rimandare in epoche lontane.
    Mi è piaciuta molto soprattutto la fine, che richiama l’inizio della storia dandole definizioni diverse a seconda del personaggio: nelle prime righe abbiamo dinnanzi a noi un Lavi quasi “incantato” dal profumo delle pagine e dell’inchiostro, verso le note finali, invece, abbiamo quasi per contrapposizione Allen che, seppellendo il viso nel libro che ha in mano, mi è parso di capire che abbia identificato fra quello stesso profumo d’inchiostro l’odore che caratterizza Lavi.
    Bella anche la scelta d’utilizzare in quel modo la frase, facendola scoprire a questo nostro poeta per lasciar poi quello che definirei “Finale aperto”: Lavi fa quella proposta ad Allen, certo, ma sta solo nella fantasia del lettore immaginare ciò che accadrà in seguito.
    Anche l’originalità non era male, anche se con qualche altro arrangiamento il punteggio finale sarebbe salito maggiormente così come quello sull’ambientazione.
    La citazione andava bene, ma avrei apprezzato una maggior descrizione del periodo da te scelto.
    Ho solo un appunto da fare, appunto che non influisce ai fini della storia ma che accenno prima che mi dimentichi di farlo: ricorda di mettere l’autore della poesia anche nelle note, quando posti.
    E’ un consiglio.
    Concludo dicendo che ho apprezzato molto la tua storia, e sarebbe inutile dilungarmi oltre dato che ciò che volevo esprimere l’ho espresso.
    Vivi complimenti.


    Correttezza grammaticale: 9,5/10
    Originalità: 8/10
    Ambientazione e citazione: 7,5/10
    Caratterizzazione dei personaggi: 8,5/10
    Stile e lessico: 10/10
    Apprezzamento personale: 5/5

    Totale: 48,5/60
     
    Top
    .
0 replies since 29/12/2009, 22:01   78 views
  Share  
.
Top
Top